30 dicembre 2012

Elezioni 2013: Il Popolo della Libertà

da Francoforte sul Meno, Germania
Silvio Berlusconi (Fonte: Pagina ufficiale Facebook)
Questo riassunto fa parte della serie "Politiche 2013" il cui scopo è semplicemente quello di riportare in forma abbreviata, senza aggiunta di commenti o pareri di parte, i programmi elettorali di politici, partiti, movimenti e/o coalizioni che si presenteranno alle prossime elezioni politiche. Per maggiori informazioni, visita la pagina dedicata alle Politiche 2013.

Ecco i punti principali del programma elettorale del Popolo della Libertà, così come illustrato nella sezione "approfondimenti" del sito ufficiale del partito. Solo per alcuni di essi sono disponibili on line delle schede informative:

Basta IMU
Eliminare l'IMU prima casa costerà circa 3 miliardi di euro, cifra ampliamente coperta dalle risorse che si libereranno, fin dal 2013, dalla riduzione della spesa per interessi sui titoli di Stato, come da nostra proposta di attacco al debito. Torneremo all'IMU come prevista nell'ambito del Federalismo Fiscale. Qui sono disponibili le schede informative unodue e tre.

Basta Equitalia!

Basta oppressione fiscale!

Basta cattiva Europa!
Il Popolo della Libertà è favorevole all'unione bancaria (vigilanza della BCE su tutte le banche in Europa), economica (lancio di Eurobond, Stability Bond e Project Bond), di bilancio e politica (maggiore peso politico del Parlamento europeo ed elezione diretta del Presidente della Commissione a partire dal 2014) dell'Europa. Qui sono disponibili le schede informative unoduetre, quattro e cinque.

Basta statalismo! Basta burocrazia!

Si alla Giustizia giusta!

Si al Presidenzialismo!
Bisogna cambiare l'architettura costituzionale dello Stato. Il presidenzialismo è un grande fattore di unità nazionale e può rappresentare un contrappeso per un federalismo equilibrato e responsabile. Qui è disponibile la scheda informativa.

Si al Federalismo fiscale!
Un terzo della spesa pubblica ricade nella competenza degli enti territoriali. Bisogna completare il federalismo demaniale; superare il criterio della spesa storica nei trasferimenti dallo Stato agli enti territoriali; applicare i costi standard in sanità; introdurre l'inventario di fine mandato; armonizzare i criteri di redazione dei bilanci degli enti territoriali. Qui è disponibile la scheda informativa.

Si alla libertà di lavoro e di impresa!

Si alla nostra sovranità!