01 marzo 2013

Berlusconi, per favore, fai un passo indietro per non far vincere Grillo!

da Francoforte sul Meno, Germania
Silvio Berlusconi (Fonte: Corriere.it)

Caro Silvio, 

Basta! Non è possibile andare avanti così. Non è possibile, un giorno si e l'altro pure, dover parlare delle tue questioni giudiziarie. Reati veri? Persecuzione dei magistrati? A questo punto non ha più importanza. Per il bene del centrodestra italiano fai un passo indietro e occupa il tuo tempo, e quello di Ghedini & Co., per dimostrare che le loro sono tutte montature. Ma fallo fuori dal Parlamento.


L'ultima accusa dei magistrati nei tuoi confronti è quella di aver corrotto nel 2006 Sergio De Gregorio, allora senatore dell'Italia dei Valori, per far cadere il governo Prodi. Prezzo: 3 milioni di euro, uno in "chiaro," il resto in pagamenti in nero. L'accusa formale è partita da una testimonianza dello stesso De Gregorio rilasciata agli inquirenti.

Per tutta risposta, Angelino Alfano, il tuo segretario, si affretta a rilasciare la seguente dichiarazione:
"Non sono ancora esauriti i commenti sui giornali dei successi elettorali e già ricomincia l'aggressione della magistratura nei confronti di Silvio Berlusconi. Tutto ciò mentre il Paese vive una delicatissima fase di transizione istituzionale nella quale il presidente Berlusconi sarà chiamato ad esercitare grandissima influenza come leader del Pdl. Questa circostanza rende chiara l'azione politica della magistratura e noi renderemo chiara ed evidente la difesa della sovranità popolare e ci batteremo con tutte le nostre forze perché questa sovranità venga rispettata. Annunciamo fin da ora una grande manifestazione di piazza a difesa della sovranità del Popolo della libertà e della democrazia italiana."
Dalla pagina Google+ del Pdl

La risposta dell'Associazione Nazionale Magistrati, per bocca del suo presidente, Rodolfo Sabelli, non si fa attendere:
"Immaginare e sollecitare una manifestazione contro la magistratura o diretta a condizionarne l'azione è assolutamente inconcepibile e inammissibile. Evocare la piazza è fuori luogo - aggiunge - in una fase politica molto delicata: vuol dire screditare le istituzioni, che fanno parte di un sistema unitario. Così si indebolisce lo Stato e le istituzioni tutte"
Contro-risposta di Alfano (ma gliele detti tu?):
"Mai nella storia dei pur turbolenti rapporti tra magistratura associata e politica si era raggiunto il livello di oggi. Mai la Anm si era spinta a diffidare, a tentare di impedire la manifestazione di un libero pensiero e di libere proteste in una piazza di un Paese democratico e repubblicano. Invitiamo la Anm a non superare, non tanto i limiti del buon senso, ampiamente varcati, quanto quelli delle leggi e della Costituzione, a cominciare dagli articoli 21 e 49."
Nel mezzo di queste dichiarazioni, le tue, nelle quali ribadisci come parte della magistratura sia "una patologia del nostro sistema, un cancro della nostra democrazia."

Onestamente non è più pensabile andare avanti così. Non è possibile cercare di risolvere i problemi di questo Paese facendo leva su valori e politiche di centrodestra quando il primo partito di riferimento (in termini numerici), che tu guidi, è afflitto da un serio handicap di credibilità. Nel frattempo (forse per sempre), gente come me ha ricominciato a trovare passione per la politica di centrodestra da altre parti dove, a parte La Russa, si respira aria diversa.

Come già mi sono espresso in un post precedente, credo che il tuo tempo di leader politico, caro Silvio, sia passato. Le tue possibilità le hai avute e non le hai fatte fruttare per il bene del Paese. Qualcosa avrai pure fatto ma non sei stato per niente bravo a comunicarle perché, come vedi, si parla solo di te e dei giudici. Forse sarà così fino a quando non avrai risolto i tuoi problemi con la magistratura.

Anche se innocente secondo la consueta presunzione di non colpevolezza, tu o qualcuno nel Pdl dovrebbe svegliarsi e rendersi conto che gli italiani, tra cui molti tuoi elettori, sono stanchi di essere trascinati quotidianamente in un'aula di tribunale. Parliamoci chiaro, ma quanti italiani sono perseguitati dalla giustizia? Parliamo di inefficienza! La maggioranza degli italiani ha già dimostrato di non essere più paziente e di fregarsene di queste questioni. La gente normale è stanca di tutto ciò che non sia trasparente e pulito.

Non voler prendere atto di tutto ciò significa regalare altro consenso a movimenti sfascisti e demolitori. Significa continuare ad offrire assist facili a Grillo, permettendogli di saziare la (giusta) fame di rivalsa nei confronti del peggio che la politica ha saputo offrire negli ultimi anni.

L'Italia ringrazia, caro Silvio, ma non ne ha bisogno.