17 agosto 2012

L'arma in più di Mitt Romney

Questo è l'estratto di un mio articolo pubblicato sul quotidiano L'Opinione delle Libertà, diretto da Arturo Diaconale. Ecco il link all'articolo integrale.
Ann Romney - dal sito www.opinione.it
Con la convention repubblicana oramai alle porte e già da tempo impegnato in una sfida all’ultimo voto contro Obama, Mitt Romney potrebbe trovare in sua moglie Ann un’arma in più. Cerchiamo, quindi, di conoscerla meglio.

Ann nasce il 16 aprile del 1949 nel Michigan dove cresce e incontra Mitt ai tempi delle elementari alla Kingswood School, un istituto privato. Si frequentano da allora, eccezion fatta per un periodo di trenta mesi duranti i quali lui serve in Francia come missionario della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni (mormoni).
Anche lei di fede mormone, decide di convertirsi mentre lui è in Europa. Al suo ritorno, Ann e Mitt si sposano con rito civile prima di suggellare la loro unione nel tempio mormone di Salt Lake City. Completamente impegnata nell’educazione e alla crescita dei loro cinque figli maschi, Ann mantiene un profilo pubblico piuttosto basso. Nonostante ciò, svolge un ruolo importante per gli equilibri familiari tanto da guadagnarsi nel tempo i titoli di “consigliera fidata”, “la Mitt-stabilizzatrice”, “mamma e nonna”, “la grande protettrice di tutto ciò che è Romney.”
Le sue prime apparizioni risalgono alle elezioni del 1994 per il senato federale del Massachusetts perse contro l’allora senatore uscente, il democratico Ted Kennedy. Oggi è pienamente coinvolta e impegnata a sostenere suo marito.

E' difficile prevedere quale influenza avrà e quanti voti sarà in grado di portare dalla sua parte. Molti, tuttavia, anche nel partito repubblicano, le riconoscono una capacità di comunicare e di legare con l’elettorato forse superiore a quella di Mitt. Insomma, sembrerebbe riuscire proprio in quello che Romney, finora, ha trovato particolarmente difficile: comunicare sentimenti ed emozioni all’elettore medio. Ciò che sembra mancargli per colmare il gap con Obama.