30 maggio 2012

Tutti pensano a salvare l'Euro. Alle famiglie chi ci pensa?

da Francoforte sul Meno, Germania
La settimana scorsa, dal 25 al 27 maggio, sono stato a Madrid al Congresso Mondiale delle Famiglie. Un evento spettacolare per molti versi, non tanto per chissà quale esibizione artistica - anche se devo ammettere di essermi perso due concerti che a detta di molti sono stati di alto livello - quanto per lo spirito di unità d'intenti che si poteva respirare.

Il congresso, oramai giunto alla sua sesta edizione, ha raccolto centinaia di organizzazioni, esperti e rappresentanti delle istituzioni di diversi paesi, per affrontare il tema del crollo drammatico delle nascite e discutere su come riportare la famiglia tradizionale al suo ruolo di unità centrale della società.

L'importanza e la centralità della famiglia - il tema dello stand della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni al Congresso Mondiale delle Famiglie a Madrid, in Spagna.

Personalmente, a prescindere dalle mie credenze religiose,  ho sempre avuto una posizione chiara su questo argomento - per me il matrimonio, inteso come unione di un uomo e una donna, rimane un'istituzione centrale per lo sviluppo di una società sana sotto tutti i punti di vista e per la crescita dei figli.

Tornando al congresso... ciò che ho sentito e le persone che ho incontrato mi hanno fatto riflettere sull'importanza di riportare questi temi all'attenzione della politica. C'è un urgente bisogno di aiutare le famiglie ad avere figli. C'è bisogno di iniziative fiscali atte a favorire la crescita demografica, non a scoraggiarla. Si deve ritrovare la consapevolezza che soltanto quando alla base della società vi sono famiglie forti, la società stessa ha maggiori opportunità di crescita e sviluppo, non solo in termini di valori ma anche economici.

Onestamente non credo che le due righe che ho messo insieme possano fare molto ma sento di poter fare la mia parte condividendo il mio pensiero in questo senso.

E' un piccolo contributo, ma è pur un inizio.