26 febbraio 2014

Quando i sogni si infrangono a suon di #espulsioni

da Bruxelles, Belgio

Il video di autodifesa pubblicato dai Senatori Battista, Orellana, Campanella e Bocchino

Il Movimento Cinque Stelle è nato, cresciuto e ha invaso (legittimamente) il Parlamento italiano. Lo ha fatto portando con sé i sogni di milioni di italiani, primi tra tutti gli stessi parlamentari eletti nel movimento di Grillo.

Come tutti i bei sogni, tuttavia, prima o poi ci si risveglia e ci si ritrova a sbattere sulla realtà delle cose. Una realtà che per quattro senatori pentastellati significa espulsione e la fine di un sogno e di un ideale.

Senza entrare nel merito della questione, fumosa a dir la verità, soprattutto dopo aver visto il video di autodifesa prodotto dai senatori Lorenzo Battista, Luis Orellana, Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino, sono interessanti gli scambi di vedute e le prese di posizione dei diversi parlamentari del movimento.


Così da una parte troviamo quelli a favore dell'espulsione:

Alessandro Di Battista, su Facebook:
"Io ho visto in queste 4 persone, sistematicamente, da mesi, e in modo organizzato la logica del dolo, la malafede, il sabotaggio di tutte le grandissime battaglie che abbiamo portato avanti come gruppo."

Luigi Di Maio, su Facebook:
“Io voto sì. [...] Questo movimento ha una precisa missione: abbattere i vecchi partiti, ridare le istituzioni ai cittadini e poi scomparire, non ho nessuna intenzione di tenermi serpi in seno.”

Riccardo Nuti, su Facebook:
“Ho votato per l’espulsione e ci mancherebbe dopo quanto emerso ieri” (riferendosi all'assemblea chiamata a decidere sull'espulsione dei quattro senatori)

Andrea Colletti, su Facebook:
“Non fanno più parte da mesi, del movimento 5 stelle. Ogni volta che riuscivamo ad ottenere qualcosa, ogni volta che vincevamo una battaglia, loro inviavano un comunicato per smentire il lavoro di tutti.”


Dall'altra parte della barricata, quelli che invece hanno votato no all'espulsione:

Walter Rizzetto, su Twitter (il linguaggio usato è il suo):

Alberto Airola, su Facebook:
“Sui colleghi rimandati al giudizio della rete per l'espulsione ieri, ho votato No.
L'ho fatto perché molti tra voi me l'hanno chiesto e perché , nonstante una insanabile frattura sulla visione politica e le critiche dei territori, ritengo che alcuni di loro siano nel lavoro parlamentare, in linea con il m5s. Se non gli piace la politica del gruppo a cui appartengono, se ne dovrebbero andare da soli, di fatto le espulsioni dovrebbero essere l 'ultima ratio. Detto questo, decidete in coscienza.”

Elena Fattori, su Facebook:
“Visto che molti me lo stanno chiedendo tramite messaggi privati dichiaro qui che ho votato no all'espulsione dei 4 senatori.”

Roberto Cotti, su Facebook, ha lanciato una vera e propria campagna al per il "no" (maiuscolo dell'autore):
“VOTATE CONTRO L'ESPULSIONE DI LORENZO, FABRIZIO, FRANCESCO E LUIS !
ATTENZIONE! E' IN CORSO LA VOTAZIONE PER DECIDERE SULL' ESPULSIONE DI QUATTRO SENATORI DEL MOVIMENTO 5 STELLE DAL GRUPPO PARLAMENTARE. LA DECISIONE E' STATA PRESA COL VOTO DI APPENA UNA QUINDICINA DI SENATORI (SU 50) ED OLTRE 60 DEPUTATI CHE NON CONOSCONO NEMMENO I NOSTRI COLLEGHI. LA COLPA DEI 4 SENATORI SAREBBE QUELLA DI AVER CRITICATO L'ATTEGGIAMENTO DI BEPPE GRILLO ALL'INCONTRO CON RENZI ED ALCUNE ALTRE POSIZIONI IN DISSENSO DA ALCUNE DECISIONI PRESE SENZA COINVOLGERE L'ASSEMBLEA DEI PARLAMENTARI.”

Nel frattempo Mario Giarrusso, sempre su Facebook, invoca nuove espulsioni per altre questioni interne al gruppo del Senato.


Insomma, il movimento che si è proposto come unica ancora di salvezza e paladino della libertà di stampa e di espressione in Italia sta attraversando un serio conflitto interno sulla decisione di espellere sommariamente quattro senatori. La loro colpa? "Aver criticato l'atteggiamento di Beppe Grillo all'incontro con Renzi ed alcune altre posizioni in dissenso da alcune decisioni prese senza coinvolgere l'assemblea dei parlamentari." Alla faccia del rispetto delle opinioni personali.

Se questa è la triste realtà, l'apertura del tweet di Alessandra Bencini pare profetica:

"Oggi si vota! Ne rimarrà solo UNO..."