16 gennaio 2013

Chi voti? Voti, vero?

da Francoforte sul Meno, Germania
"Verso le elezioni politiche",  sondaggio realizzato in data 12/01/2013
da Tecnè per conto di Sky (clicca l'immagine per ingrandirla) 

Franco e Rosanna - "Hai sentito che ha detto Berlusconi ieri sera? 
Maria, Nicola e Piero - Si, ma Bersani è meglio! 
Giovanni - A me però piace Monti...
Paola - Ma Grillo no?!
Roberto, Simona, Alessandro e Daniela - Sai che c'è... di questi a me non piace proprio nessuno... io il voto non lo regalo! 

Stando agli ultimi sondaggi diffusi oggi da Sky, questa potrebbe essere una conversazione tipo di una comitiva qualsiasi di italiani. A soli quaranta giorni dal voto, quello che stupisce di più leggendo i dati è il 40,8% di italiani che sono ancora indecisi o che pensano di non votare.

Per quanto riguarda i possibili astensionisti e rispettando le loro scelte, io sostengo da sempre che ogni cittadino ha l'obbligo morale di presentarsi al seggio. Chi invece è ancora indeciso o, come me, si riconosce in un'area politica di riferimento ma non ha ancora deciso come votare, gode di tutta la mia comprensione.

Questa tornata elettorale rischia davvero di mettere in difficoltà anche i cittadini più volenterosi!

Dopo aver frequentato diversi forum e letto decine di commenti, penso che se la conversazione illustrata poco fa dovesse proseguire, probabilmente Roberto, Simona, Alessandro e Daniela comincerebbero a dire frasi del tipo "Alla fine è sempre lo stesso magna-magna!", "Rinnovamento delle liste? Ma quale rinnovamento!", "Berlusconi? Ancora lui?", "Bersani e Vendola alternativi agli altri... si ma poi passano la legge sui matrimoni omosessuali...", "Monti sarà pure stimato ma con tutte queste tasse... e poi non riuscirà mai ad avere una maggioranza!", "Grillo? Non mi fido...". In altri forum più "raffinati" probabilmente si discuterebbe della mancata riforma della legge elettorale e di come quella attuale sia penosa (e questo lo sottoscrivo appieno!).

La legge elettorale. E' proprio questo l'aspetto che più non tollero di queste elezioni. Il bello è che non la tollera nessuno, nemmeno Calderoli che ne è l'autore. Forse è anche questa legge che, assieme all'ondata di anti-politica degli ultimi mesi, alimenta quel 40,8% di indecisi o non votanti.

Fermiamoci un attimo ad osservare alcune ipotesi di voto secondo lo scenario attuale:
  • Se votassi la coalizione di centrosinistra, allora voterei per Bersani premier. Si, ma... riuscirà Pier Luigi ad avere anche la maggioranza in Senato? Difficile, stando ai sondaggi di questi giorni. Allora? Alleanza forzata con Monti? Ma a me piace Monti? Se anche fosse, chi lo dice a Nichi Vendola? 
  • Se votassi la coalizione di Centodestra? Prima di tutto, bisognerebbe chiedersi se può vincere... perché sempre stando agli ultimi sondaggi immaginare che  il Centrodestra riesca ad ottenere una maggioranza parlamentare sembra essere più un esercizio di fantasia che di analisi politica. Inoltre, secondo me, più Berlusconi continua ad esporsi e a spararle sempre più grosse, più gli elettori indecisi e moderati potrebbero allontanarsi dal Pdl, vero bacino dei voti della coalizione, verso altri lidi se non nell'astensionismo. Infine, se proprio vincesse il Centrodestra, chi sarà il candidato Premier? Alfano? Tremonti? Berlusconi dice di voler fare "solo" il ministro dell'economia... ma voi ci credete? Mah....
  • Se votassi Monti? In quel caso, qualora la sua coalizione vincesse, il premier sarebbe di nuovo lui ma, come nel caso del Pdl, credo che, stando ai numeri attuali, stiamo parlando di scenari improbabili. 
  • Se votassi Grillo? Purtroppo, visti i numeri in campo, anche in questo caso il mio voto andrebbe nel nulla. In più c'è l'aggravante che il M5S rifiuta a priori qualsiasi forma di alleanza di governo anche se un conto è quello che si dice oggi ma domani, con un gruppo parlamentare consistente, forse a Grillo converrà cominciare a dialogare. 
Mi sembra di capire, quindi, che l'unico modo, con questa legge elettorale (ma forse con il sistema attuale in generale), per riuscire ad avere un governo, ed una maggioranza parlamentare in grado di sostenerlo e riformare il Paese, sia quello di votare in massa per un partito, e uno soltanto. Parliamoci chiaro, io non mi fido più neanche delle "coalizioni". Il Centrosinistra ha gettato al vento diverse elezioni, così come pure il Centrodestra, per dissensi tra i partiti alleati. Lo stesso scenario attuale è nebuloso: Pd e Sel, nel Centrosinistra, tanto quanto Lega e Pdl nel Centrodestra, si guardano più con sospetto che con fiducia. Bersani è disposto ad aprire a Monti, Vendola no. L'elettorato leghista non può vedere Berlusconi, mentre gli altri partiti della coalizione non soffrono tanto Berlusconi e il Pdl, quanto la Lega stessa. Monti, Fini e Casini finiranno per stare letteralmente nel mezzo, flirtando con Bersani e magari pure con il centrodestra qualora il Centrosinistra dovesse perdere le elezioni e se il premier non fosse Berlusconi.

In sintesi, a meno di grandi sorprese e scossoni durante i prossimi quaranta giorni di campagna elettorale, nessuno dei candidati o delle coalizioni attuali avrà la possibilità di governare in completa autonomia. Le alleanze con gli altri gruppi parlamentari saranno necessarie e si dovrà scendere a compromessi che inevitabilmente condizioneranno al ribasso l'attività di governo. Tutto questo mentre i Grillini riprenderanno le liti in aula per postarle su Facebook e Youtube. Con la speranza che si eviti il baratro dell'ingovernabilità e della necessità di una seconda tornata elettorale.

E noi? A noi non resta altro che provare a fare la nostra parte analizzando l'offerta politica dei nostri candidati, valutandola e confrontandola, criticandola e parlandone con amici e parenti. Insomma, facciamo si che il nostro voto non sia regalato né tanto meno sprecato con un inutile astensionismo.